Sei appassionato di cucina giapponese o segui le ultime tendenze alimentari salutari? Con tutta probabilità già conosci le alghe Nori.
Anche conosciute con diversi nomi, da Laver (in gallese) a Gim (in coreano), le alghe Nori hanno ormai raggiunto una popolarità globale, soprattutto grazie alle loro proprietà nutritive e salutari.
In questo articolo andremo a scoprire cosa sono le alghe Nori, la loro storia e come si producono.
Che Cos'è l'Alga Nori
L'alga Nori (海苔) è un'alga commestibile essiccata, ricavata da specie del genere Porphyra/Pyropia. Sono 7 le principali specie utilizzate per la produzione delle alghe Nori!
Le alghe fanno parte della dieta quotidiana dell'Asia orientale da millenni.
Le alghe Nori sono sicuramente tra le più conosciute ed "apprezzate" per usi alimentari, anche al di fuori dell'Asia.
Una particolarità dell'alga Nori è che viene essiccata e venduta in foglietti quadrati.
Ha un sapore forte e caratteristico e nella cucina giapponese è spesso usata per avvolgere rotoli di sushi o onigiri (polpette di riso).
La Storia dell'Alga Nori
Gli storici pensano che il consumo dell'alga Nori sia iniziato in Cina e risalga al 533-544 d.C.
Per quanto riguarda il Giappone, il Codice Taihō - una legge promulgata nel 703 - menziona l'alga Nori in relazione alla sua tassazione.
Il Codice Taihō era il più antico codice statutario giapponese promulgato alla fine del periodo Asuka.
In questa antica scrittura, ventinove tipi di prodotti marini erano menzionati come forma di tassazione. Otto di essi erano alghe, e le alghe Nori erano tra questi!
Secondo il Codice, le alghe Nori erano il cibo più adatto a rendere omaggio all'imperatore tra tutti quelli provenienti dall'oceano.
Nell'antichità l'alga Nori veniva raccolta in natura.
È invece nel periodo Edo (1603-) che i giapponesi iniziarono a coltivare l'alga Nori come oggi.
Lo shogun giapponese Tokugawa leyasu, che spostò la capitale del Giappone da Kyoto a Edo, l'odierna Tokyo, amava infatti il pesce fresco.
Per soddisfare le pressanti richieste dello shogun, i pescatori locali iniziarono a costruire trappole con pali e reti di bambù.
Ben presto si accorsero che le alghe crescevano intorno ai pali ed iniziarono ad usare i pali proprio per favorire la crescita delle alghe.
Più avanti, al posto dei pali si cominciò ad usare un sistema di reti orizzontali lungo la superficie dell'oceano.
Nel tempo si modificò anche la produzione.
Fino al XVIII secolo, le alghe Nori erano consumate in forma di pasta spessa.
Grazie all'arte della fabbricazione della carta, da cui vennero riprese alcune tecniche, nel 1750 si cominciò a creare ad Asakusa, l'ordierna Tokyo, fogli di Nori come sono conosciuti oggi.
La Coltivazione delle Alghe Nori
Oggi la maggior parte delle alghe Nori viene chiaramente coltivata.
Il Giappone è forse il più grande produttore di alghe Nori con 11 miliardi di pezzi all'anno, anche se la coltivazione delle alghe nori viene oggi minacciata dall'innalzamento della temperatura delle acque marine.
In Giappone le aree di coltivazione più importanti si trovano nel mare del Kyushu, dell'isola di Seto, di Tokai, Chiba e Miyagi.
Un totale di 600 km quadrati del mare giapponese viene dedicato alla coltivazione delle alghe Nori!
La moderna coltivazione delle alghe Nori è un processo altamente meccanizzato.
I semi vengono piantati nelle reti alla fine dell'estate. Le reti seminate dai serbatoi a terra vengono portate in mare quando sono pronte.
Queste piante marine crescono in acqua di mare controllata su reti sospese sulla superficie dell'acqua.
Una volta maturate, a circa 50 giorni, vengono raccolte e trasportate negli stabilimenti.
Le alghe vengono poi raccolte dall'autunno alla primavera (da novembre ad aprile).
Nonostante la modernizzazione del processo, la raccolta resta un lavoro molto duro, svolto nel mare freddo in stagioni fredde.
La Lavorazione delle Alghe Nori
Negli stabilimenti le alghe Nori vengono lavate, macinate e ridotte in poltiglia.
La polpa viene poi versata, in piccole quantità, in scatole poste su stuoie di bambù, dove la polpa in eccesso viene scolata.
Le stuoie ricoperte di alghe vengono poi lasciate asciugare al sole o, sempre più spesso, messe in forni speciali a tostare.
Questo processo conferisce all'alga la sua forma riconoscibile, un foglio nero-violaceo.
Una volta tostate, le alghe vengono tagliate e confezionate.
Un'alga Nori di buona qualità sarà lucida, con alcuni riflessi verdi e una grana uniforme, che si riscontra anche in trasparenza.
La Conservazione delle Alghe Nori
Le alghe Nori sono vulnerabili al calore, alla luce del sole e all'umidità. Se si lascia la confezione aperta, perdono sapore, profumo e consistenza in bocca.
È meglio quindi conservare le alghe Nori in un contenitore a prova di umidità e richiudibile ermeticamente. Si consiglia anche di conservarle in frigorifero.
In questo articolo abbiamo visto cosa sono le alghe nori e conosciuto la storia delle alghe Nori, come si coltivano le alghe Nori, come si producono le alghe nori e come si conservano.
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