Conosciuto in Occidente come la "Cerimonia del tè", il Cha no yu (茶の湯), letteralmente "acqua calda per il tè" - è un antico rito sociale e spirituale giapponese.
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Origini Del Tè
La leggenda narra che il tè arrivò in Giappone per la prima volta intorno al X secolo, per opera del monaco buddista Eisai, che dopo un periodo in Cina, portò con sé i semi della pianta del Tè Matcha e iniziò a coltivarli nel giardino del suo monastero.
Da allora i monaci zen presero l’abitudine di consumare questa bevanda per rimanere svegli e vigili durante lo studio e la meditazione.
Anche i samurai ne facevano largo consumo poiché, grazie alla caffeina e alla teina, riuscivano a mantenere alta la concentrazione e i riflessi durante gli addestramenti.
Molto presto, per i nobili benestanti il tè divenne anche l’occasione per organizzare dei piacevoli banchetti e sfoggiare davanti agli invitati sfarzose porcellane cinesi.
In questi eventi, detti tōcha, ci si divertiva a gareggiare fra commensali cercando di indovinare il luogo di produzione del tè in base al colore, all’aroma e al gusto.
Inizialmente, la pianta del tè era usata principalmente per i suoi benefici officinali e medicamentosi.
Fu solo in un momento successivo che il tè si diffuse come una forma di teismo, ovvero, nel culto del tè.
Cerimonia Del Tè: Significato
Il vero fondatore della cerimonia del tè è il monaco Sen no Rikyū (1522-1592), il quale sviluppò cosiddetto wabicha, il rituale che viene praticato ancora oggi.
Sen no Rikyū eliminò ogni elemento di sfarzo dal cerimoniale, seguendo l’estetica zen del wabisabi (letteralmente significa “solitario e rugginoso”) che esaltava la bellezza nelle imperfezioni e nei materiali poveri.
La cerimonia del tè è nata nei monasteri buddisti.
Per i monaci zen la cerimonia de tè è riconosciuta pari all’arte della pittura, della poesia e della calligrafia; è ricca di profonda spiritualità e attraverso gesti quotidiani porta a raggiugere la totale calma e consapevolezza interiore.
Egli perfezionò tutti i movimenti e progettò anche la prima stanza del tè indipendente dal resto dell’abitazione.
Stabilì i quattro principi costitutivi della cerimonia del tè:
- armonia, tra l’ospite e gli invitati, tra l’essere umano ciò che lo circonda, fra i vari utensili usati e la stagione in corso;
- rispetto, non solo quello tra i partecipanti, ma anche quello fra il singolo partecipante e gli oggetti che usa;
- purezza, il tutto si deve svolgere in un ambiente pulito e pronto ad accogliere il bello, affinché anche la mente possa liberarsi dalle impurità che le impediscono di godere del qui ed ora;
- tranquillità, tutti gli affanni, le preoccupazioni e le distrazioni devono rimanere fuori dalla stanza in cui si consuma la cerimonia del tè.
Questi principi non riguardano soltanto il rapporto tra i partecipanti alla cerimonia (ospite e invitato), ma anche gli oggetti utilizzati e la scelta del cibo che viene consumato prima del tè.
Cerimonia Del Tè: Come si Svolge
La cerimonia del tè si svolge in una capanna di legno e paglia, a cui si giunge camminando su un sentiero di pietre di forma irregolare immerso nella natura.
Prima di accedere alla stanza del tè, gli ospiti devono lavarsi le mani.
Per entrare nella capanna, che ha un’apertura molto stretta, bisogna togliersi le scarpe e poi ci si deve rannicchiare in segno di umiltà (generalmente l’ospite e gli invitati hanno due entrate separate).
All'interno della capanna, ognuno di loro avrà un posto assegnato e tra gli ospiti può essere designato un ospite d’onore.
All’interno c’è il tokonoma, una nicchia, dove sono appese pergamene illustrate dette emakimono, fiori recisi o rametti disposti secondo l’arte Ikebana che ricordano la stagione in corso.
Nella stanza le finestre sono schermate e la luce filtra sommessa conferendo un alone di particolare fascino a ogni elemento.
La cerimonia del tè si articola in tre momenti:
- kaiseki, un pasto leggero solitamente un dolce così da attenuare l'amarezza del tè;
- koicha, nel quale viene servita una tazza di tè denso;
- usucha, dove si beve una tazza di tè leggero.
Il tè che viene solitamente consumato è il tè matcha, caratterizzato da un colore verde giada, che viene preparato per sospensione.
I partecipanti devono essere inginocchiati sul tatami; sarà il maestro del tè a offrire loro il tè in una tazza, la stessa per tutti gli ospiti.
La tazza dev'essere ruotata tre volte nel palmo della mano in modo da avere di fronte la decorazione interna della tazza, mentre chi viene servito deve vedere la decorazione principale all’esterno della tazza e a sua volta deve ruotarla in modo da non bere dal lato della decorazione.
Ogni volta che un invitato beve, la tazza viene pulita prima di essere usata da un altro invitato.
Ovviamente la teiera, la tazza e gli altri utensili che vengono utilizzati per la preparazione e il consumo del tè, hanno nomi specifici e sono oggetti molto preziosi di cui vi sono numerose testimonianze artistiche.
Inoltre, durante la cerimonia, i partecipanti si scambiano delle parole, ma secondo un frasario ben preciso.
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